IL MONDO NUOVO.

"Vorrei poter morire nell’incertezza del futuro dei miei figli e delle generazioni a venire".

Una frase che ripeto spesso nei miei discorsi di questi ultimi due anni.

Prima di questa partecipazione attiva alla vita sociale stavo a guardare il mondo che cambiava pensando che poco si potesse fare per cambiare lo stato delle cose.

Non mi illudo e non voglio illudere nessuno, non ho avuto un’improvvisa illuminazione che mi ha convinto del contrario, ho semplicemente maturato l’egoistica idea che qualcosa si debba fare, che valga la pena provare, che un futuro migliore per i nostri figli si possa costruire; non, spendendo le nostre energie per diventare più...., più ricchi, più potenti, costruendo un castello dove rimanere arroccati e al sicuro dagli altri dimenticando spesso che, come dice il testo di una canzone "gli altri siamo noi", ma un futuro dove si possa veramente pensare che se qualcuno c’è l’ha con te non è perché hai cercato di aiutarlo, di condividere con lui i frutti di questo pianeta, di capire la sua cultura, la sua religione, le sue abitudini, le sue ….. e non le tue.

Egoista è questa scelta perché credo che possa dare veramente qualcosa anche al presente dei miei figli, un futuro.

"Non c’è via per la felicità la felicità è la via" (Buddha)

Fabio Grubesich

 


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