Bollettino africano di Michele Ferraris & Laura Di Pietro- 16/maggio/2005

ciao a tutti
questa volta sono io (laura) che vi scrivo per raccontarvi un po' la dura triste vera realtà di questo paese al di fuori della capitale.


ormai sono entrata nel vivo del mio lavoro, questo vuol dire che più o meno ogni settimana mi sparo 1500 km sul fuoristrada carico di gasolio per il viaggio (perchè il carburante si trova solo in capitale), benzina per le moto degli infermieri che abitano nella zona che mi è stata affidata, pezzi di ricambio di tutti i tipi, farmaci e materiale sanitario...ah dimenticavo, la mia mitica borsa frigo rigida che mi accompagna fedele in ogni mio spostamento perchè anche l'acqua potabile si trova solo in capitale.


Il mio compito è visitare e seguire tutti i centri sanitari più o meno grandi distribuiti in un'area che è vasta 4 volte la Liguria. Avrei dovuto trovare dei centri in buono stato, più o meno funzionanti, risultato del precedente progetto sanitario terminato lo scorso settembre.
Quel che invece ho trovato è una situazione drammatica, il nulla:
alcuni centri chiusi, altri aperti solo per le emergenze invasi da pipistrelli (una puzza indescrivibile), quasi tutti senza farmaci, senza arredi, senza materiale sanitario, senza acqua a volte senza personale sanitario.

Ma come è possibile arrivare ad una situazione del genere? Viaggiando visitando parlando con la popolazione a poco a poco si è ricomposto il puzzle nella mia testa: la gente si ammala, ma non si cura perchè i soldi scarseggiano e spesso non bastano per comprare le medicine, ed ecco che in questo modo non si riempiono le casse dei centri sanitari che servirebbero a pagare i salari del personale e ad acquistare farmaci, il personale non pagato e senza farmaci è demotivato e non lavora più, conseguenza la gente continua ad ammalarsi, e per questo non può lavorare i campi di cotone quindi non guadagna ...
Laddove la situazione era migliore i banditi (ex militari e mercenari reclutati per il colpo di stato di 2 anni fa e lasciati poi senza
stipendio) hanno fatto la loro parte rubando l'impossibile.

Un giorno mi trovo in un piccolo villaggio, e vedo due mamme con i bambini al centro sanitario: è in corso la visita dei piccoli. La persona che sta visitando subito mi saluta e si qualifica: era il contabile del centro sanitario che in mancanza del medico liberava la sua creatività autorizzato dal medico stesso. Ho dato un'occhiata alle ricette, ho visitato i bimbi e mi sono messa le mani nei capelli, ovviamente le terapie erano tutte cannate.

Ogni giorno nascono interrogativi su come si può affrontare tutto questo, e purtroppo non si trova la risposta, si va avanti con impegno e coscienza.
Quando vado al nord, lungo la strada vedo miseria e disperazione, poi arrivo nelle missioni che mi ospitano per la notte e mi accorgo che c'è chi si è fatto strada tra le mille difficoltà ed ha dedicato una vita intera a fare qualcosa di buono ed è allora che i dubbi si attenuano un po'. I missionari che ho conosciuto sono straordinari, sono ormai dei piccoli africani bianchi che danno una mano concreta a questo paese.
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ciao anche da me
ormai prossimo ai tre mesi di permanenza a Bangui direi che il compito di logista riesco a gestirlo senza grossi problemi, inizio a conoscere fornitori e negozi, organizzare le varie parti degli uffici e le esigenze varie dei progetti,

e sto anche, finalmente, entrando un poco più dentro i meccanismi del progetto UNHCR del quale sarei capo-progetto, ho avuto parecchie difficoltà iniziale poiche sono arrivato in RCA senza saperne nulla e senza alcun passaggio di consegne dal precedente capo-progetto (causa sua malattia), inoltre il lavoro era in mano a Robert, centrafricano di buona volontà e capace che però da tre mesi lavorava nella completa anarchia in combutta con l'autista (snervante); i congolesi, residenti nel campo rifugiati, non sono persone facili, sono molto gentili e formali nei rapporti e negli incontri che facciamo con il comitato di rappresentanza del campo, però sono poco solidali tra loro e soprattutto, a fronte dei 3000 presenti fino allo scorso anno attualmente ce ne sono 600, e questi sono quelli meno attivie con meno iniziativa, gli altri se ne sono infatti già tornati a casa; insomma per dirla all'italiana si respira un'aria di assistenzialismo.


Uno degli obiettivi del progetto è di creare delle attività generatrici di reddito al fine di renderli indipendenti a fine anno.
Al mio primo incontro ero riuscito a capire che chiedevano i soldi per le attività e Robert aveva risposto che non diamo i soldi ma che compriamo il materiale per quelle attività rappresentate da un gruppo che abbia presentato un progetto con un minimo di fattibilità.
Al mio secondo incontro 20 gg dopo hannno nuovamente chiesto i soldi e abbiamo dato la stessa risposta (e io capivo ogni volta qualcosa in
più)
Al mio terzo dopo l'ennesima richiesta senza i gruppi formati ho preso la parola e ho poco diplomaticamente detto che si poteva continuare così fino a Natale ma che sarebbe stato poco produttivo e che si dessero una mossa a fare questi gruppi; e qualcosa si è mosso...
Io vado sul sito ogni una o due settimane mentre Robert ci va tutte le settimane per 2/3 giorni, ora che abbiamo i gruppi possiamo ragionare insieme su quali finanziare e quale tipo di formazione dare loro, hanno però dimostrato di avere qualche buona idea C'è stato un momento molto divertente quando il vicepresidente (un tipo
cazzuto) ha detto che il suo gruppo voleva fare una pescheria, facendo arrivare il pesce dalla capitale per poi conservarlo in un frigo a petrolio (da acquistare!), si è scatenate l'ilarità dell'intero comitato e noi abbiamo tenuto a stento le risa. Il pensiero di una pescheria in una landa desolata a 40 gradi in mezzo ad un paese che non tocca il mare è veramente la fantasia al potere!!!

la situazione politica invece è in evoluzione anche se non sappiamo come, la settimana scorsa c'è stato il secondo turno per le presidenziali, al ballottaggio ci sono generale Bozize - attuale presidente dopo il colpo di stato del 2003 Ziguele - ministro del governo destituito e a sua volta sorto con colpo di stato nel 2001

si prevede vincerà Bozize ma la cosa sconcertante e che sti' cavolo di osservatori internazionali che cosa osservano?
hanno detto che tutto si svolge bene, ma per due volte la scorsa settimana dei gruppi armati della guardia presidenziale hanno minacciato la commissione elettorale, e l'altro giorno sampre un gruppo simile è andato a prendere le schede scrutinate di un seggio dove c'era un ballottaggio per un posto di deputato, dove aveva vinto un avvocato che lavora per i diritti umani e, portandole illegalmente alla commissione, il risultato nel tragitto si è ribaltato per miracolo, causando la rivoltà del quartiere

in questa situazione attendiamo di vedere come andrà a finire, certo è che parlando con alcune persone che collaborano con Coopi e che hanno un poco di formazione si capisce come il paese abbia bisogno di un poco di tranquillità

questo è tutto, per ora
un abbraccio a tutti
laura e michele