Bollettino africano di Michele Ferraris & Laura Di Pietro- 28/aprile/2005

ciao amici,
eccoci nuovamente a raccontare qualche storiella africana, sperando di non annoiarvi,

lo scorso week end dopo due settimane piuttosto faticose abbiamo aderito entusiasti alla proposta di una ragazza della nostra ONG che lavora con i Pigmei, (forse qulacuno ricorda un articolo uscito su Oggi a febbraio...)

si trattato di andare a fare una giornata di sensibilizzazione al diritto-dovere al voto, in occasione del secondo turno delle elezioni, presso un villaggio di Pigmei, in mezzo alla foresta equatoriale

il venerdì pomeriggio dopo 4 ore di macchina abbiamo dormito a Mbata, in una casa affascinante ma decadente e ovviamente senza acqua e luce ed immersa nel verde, al mattino alle 600 siamo partiti alla volta del fiume che abbiamo attraversato in piroga (un poco precaria) per giungere al limitare della foresta: qui è cominciata una marcia di circa un'ora in mezzo a enormi alberi, liane, animali vari tra cui bellissime farfalle colorate (tipo palla di Renzo Piano!) ma soprattutto con ampi tratti di palude fango e melma varia che a volte si evitava camminando su tronchi e a volte non si evitava proprio

strada facendo siamo giunti in una apertura della foresta dove c'è un villaggio di Pigmei dove tutto è in miniatura, mancava solo Gargamella!
gli abitanti, dopo vari e ampi saluti, si sono divisi uomini da una parte e donne con bambini dall'altra ed è iniziata la lezione dell'avvocato dei diritti umani.
La questione era che dopo il voto di alcuni mesi fa sulla costituzione e di due mesi fa per le presidenziali, non sapendo le ragioni di questo ulteriore turno bisogna invogliarli a partecipare e ad organizzare il proprio seggio nel villaggio (seggino)

L'impressione che ci hanno dato è di fierezza e di una realtà ai limiti del primitivo, però c'erano anche delle persone con i capelli bianchi, dato significativo per il Centrafrica dove la vita media non arriva ai 50 anni.

Ripresa la strada nella foresta, quindi la piroga, belli infangati ma anche stanchi siamo entrati nella macchina-forno e dopo le solite 4 orette siamo rientrati a casa

Domenica per riprenderci un po dalla fatica siamo andati a trascorrere qualche ora in una piscina presso un Hotel che si trova sul fiume Obangui, che separa il Centrafrica dal Congo E' un posto un pò assurdo poichè l'hotel sembra non avere quasi alcun ospite, non si paga l'ingresso in piscina ma solo bibite e panini, e soprattutto non è frequentato da bianchi (salvo noi) ma raramente da qualche locale

vi abbiamo allegato alcune foto zippate, speriamo che le dimensioni dell'allegato non siano troppo grandi

ciao e alla prossima
laura e mic