La Voce di San Teodoro – gen/feb 2005 – ANNO 7 - N.1
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TI O SAVEIVI CHE …..? A cura del Prof. Paolo Cusimano


Oggi parleremo della Casa della Missione di Fassolo, che ebbe origine a partire dal 1645, quando il Cardinale Stefano Durazzo, Arcivescovo di Genova, fermò in città alcuni missionari di San Vincenzo, in viaggio di ritorno da Roma a Parigi, e chiese al Santo di fondare a Genova una casa per la predicazione al popolo della diocesi e la formazione dei sacerdoti. Nel 1647, visto il buon esito dell’opera dei missionari che predicarono in tutta la Liguria ed in Corsica, allora territorio della Repubblica di Genova, venne fondata la Casa della Missione.

Nel 1657 la peste afflisse Genova e gran parte dell’Italia e i missionari furono impegnati nel soccorso materiale e morale degli appestati e sette di essi morirono. Tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700 fu costruita la chiesa, inizialmente intitolata a San Paolo e nel 1737 a San Vincenzo de’ Paoli, proclamato Santo in quell’anno.
L’architettura interna della Chiesa è di stile barocco leggero, gli altari sono ricchi di marmi e tutti con balaustra. Vi sono conservate opere d’arte, sculture e dipinti della scuola bolognese. Molti furono i benefattori, e tra essi ricordiamo l’Arcivescovo Giovanni Lercari, sepolto nella Chiesa stessa, che donò la sua preziosa biblioteca.

Curioso è rilevare che fu concesso il permesso di costruzione della chiesa, ma senza fonte battesimale e senza confessionali, perché troppo vicina alla Chiesa di San Teodoro. La Chiesa tuttavia fece da parrocchia per ben due volte: la prima durante il periodo napoleonico che vide la soppressione nel 1809 della Chiesa di S.Teodoro, trasformata da Napoleone in magazzino, e la seconda quando San Teodoro fu abbattuta, in attesa della costruzione della nuova chiesa nel periodo 1869/74.
Nel 1852 i genitori della Duchessa di Galliera Antonio Brignole Sale e Artemisia Negroni fondarono il Collegio Brignole-Sale da cui sono usciti più di mille sacerdoti, che sono andati in missione per il mondo. Nel 1866, con la soppressione delle congregazioni religiose, i Missionari perdettero la proprietà della Casa che, dopo varie vicissitudini, passò in proprietà alla Fondazione Brignole Sale Negroni.

Durante l’ultima guerra la Chiesa e la Casa furono duramente colpite dal bombardamento aereo del 2 agosto 1944 delle ore 13: infatti una bomba di grosso calibro colpì la Chiesa vicino al campanile e ne sfondò la cupola; attualmente è stata restaurata in tutte le parti di possibile recupero.
In questi anni una parte della Casa è stata ceduta all’Auxilium-Caritas, che ha organizzato il C.A.E. (Centro Accoglienza Extracomunitari); inoltre due ali sono state date in uso al Centro di Solidarietà di Genova, di cui è Presidente Bianca Costa Bozzo, che si occupa di giovani in situazione di disagio.
In un’altra parte della casa è presente l’Associazione “Centro Studi e Documentazione Scout Mario Mazza” con l’Archivio Nazionale, la biblioteca specializzata sullo Scoutismo, una emeroteca (raccolta di giornali e periodici) ed un museo con cimeli e curiosità Scout e collezioni naturalistiche: una collezione unica ed interessante, che ci auguriamo possa in un prossimo futuro diventare per le scuole risorsa per un percorso didattico.

I Missionari si San Vincenzo continuano la loro opera di animazione delle associazioni caritative vincenziane: il volontariato e le conferenze. Inoltre, annessa alla Chiesa dei Missionari, c’è la mensa di Fassolo, dove dal 1982 viene offerto un pasto caldo a mezzogiorno alle persone bisognose ed alla sera ad un piccolo gruppo.
Per apprendere le notizie riportate, abbiamo intervistato Padre Pietro Angelo Fanzaga, che ha prestato la sua opera a Fassolo per oltre trent’anni: egli, facendoci da guida, ha saputo trasmetterci tutto il suo amore per la storia e per l’arte dell’antica Genova e farci apprezzare l’opera dei Missionari Vincenziani.

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