Cari Amici,
nell’apertura di questo quinto numero de “Il Grillo Parlante del Lagaccio” vogliamo innanzitutto ringraziare nuovamente quanti hanno contribuito alla festa “Il Lagaccio saluta l’Estate”, svoltasi il 12 luglio u.s., nell’auspicio che anche in occasioni future possa esserci la loro collaborazione. Ringraziamo inoltre i cittadini che vi hanno partecipato, nella speranza che sia stata apprezzata e venga ricordata con piacere.
I momenti di festa sono anch’essi un modo per unire le comunità, ma ricordiamoci che in futuro ci saranno altre occasioni in cui noi abitanti del Lagaccio potremo dimostrare la nostra compattezza, uniti dal desiderio di vivere in un quartiere vitale, dove gli spazi verdi non siano solo un sogno, dove i negozi possano tornare a riaprire, dove le giovani famiglie possano desiderare di restare.
Abbiamo davanti l’inverno, la nostra Associazione promuoverà altri incontri con le Istituzioni competenti affinché i nostri appelli per la Caserma Gavoglio, per gli spazi dell’ex rimessa AMT non cadano nel vuoto.

L’imperativo è ESSERCI. - Associazione Progetto Lagaccio

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SCRIVETE A: Il.grilloparlante@libero.it O lasciate la vostra busta c/o Antea Oasi Gastronomica

Se vuoi scaricare il giornale in formato .pdf: ilgrilloparlante (pdf)

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Lettera aperta al Presidente del Consiglio di Circoscrizione G. Bellezza

Il nostro è un quartiere molto popoloso e popolare, un quartiere che da sempre è ghettizzato.
Fin da bambini ricordiamo che al nome 'Lagaccio' ,le persone dopo aver cercato invano di nascondere un certo disappunto, ne uscivano con un "Ah……" che manifestava appunto l'antipatia per le cose sentite o riportate di questo quartiere. Sono passati molti anni, è cambiata tanta gente, ma per quanto riguarda il disappunto tutto è rimasto invariato. Spesso ci siamo domandati la causa di questa cattiva nomea, anche perché al Lagaccio, a memoria d'uomo non ci sono stati episodi di violenza tali da determinarne il motivo; le persone che Vi abitano per la maggior parte lavorano dignitosamente, anche se nel mucchio può sicuramente nascondersi qualche mela marcia, ma questa si sa, esiste in tutti i quartieri.
Inoltre, nonostante l'assenza nel quartiere di spazi verdi per bimbi,ragazzi e anziani, durante questi anni sono nate alcune associazioni sia sportive sia culturali, è stato anche aperto un centro per anziani, il tutto grazie a movimenti di volontariato creati dalle persone che vivono
al Lagaccio. Sentivamo il bisogno di questa premessa, per quello che riteniamo un episodio sgradevole che contribuisce a mantenere nel tempo quella cattiva nomea di cui si parlava prima.,
Qualche giorno fa, in seguito alla richiesta d'alcuni cittadini, sono venuti a fare un sopralluogo al Lagaccio il Presidente del Consiglio di Circoscrizione Sig. G. Bellezza con un consigliere eletto nel nostro quartiere, due coordinatori di commissione ed un responsabile dell'area tecnica; durante questo incontro sono stati aggrediti verbalmente e senza nessunmotivo o spiegazione (anche se pensiamo che non esistano in ogni modo validi motivi per aggredire nessuno), rivolgendosi al Sig. Bellezza, intimandogli di non venire più nel nostro quartiere.
Ora, prima di chiedere scusa al presidente del C.d.C. e collaboratori a nome di tutte le persone civili del Lagaccio, pensiamo che nessuno si possa arrogare il diritto di minacciare chiunque ad entrare in questo quartiere, per una serie di motivi, il primo fra tutti è che non esistono padroni o padrini, il nostro è ancora un paese libero e democratico e, se ci sono delle critiche da fare, queste si fanno nelle sedi opportune e con delle valide motivazioni.
Chiediamo quindi scusa al presidente Bellezza, Le chiediamo di continuare ad interessarsi dei problemi del nostro quartiere, e a venire ogni qualvolta sarà invitato o lo riterrà egli stesso opportuno, ed ancora una volta Lo preghiamo di accettare le scuse per la cattiva accoglienza di pochi.

La redazione del Grillo Parlante

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In data 2 ottobre 2003 si è svolta, presso il Consiglio Comunale di Genova, una mozione, proposta dalla maggioranza (ha votato anche AN, astenuta Forza Italia, assente il resto del Centrodestra) perché, attraverso la nuova Finanziaria, si abbia per la Caserma Gavoglio un prezzo favorevole. Ne pubblichiamo il testo integrale, tratto dal sito del Comune di Genova

MOZIONE
APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE NELLA SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2003
IL CONSIGLIO COMUNALE CONSIDERATO che nel cuore della nostra città, in una zona ad altissima densità abitativa, vi è la caserma Gavoglio, che occupa, nel quartiere del Lagaccio, circa 68.000 mq., di cui una parte considerevole attualmente a verde, come previsto
dal Piano Regolatore Generale (P.T.C.P. pag.182) che considera l’area “zona di trasformazione”.
TENUTO CONTO che da decenni gli abitanti della zona propongono un uso pubblico di quel bene e che, nel corso degli anni, numerosi sono già stati gli impegni presi sia da Parlamentari liguri sia dalla C.A. (nelle persone dello stesso Sindaco Pericu e di alcuni Assessori) perché si arrivasse all’alienazione a favore del Comune del suddetto bene (ancora di pertinenza del Ministero della Difesa anche se resa disponibile per cartolarizzazione) almeno per la parte necessaria per le opere di allargamento di via del Lagaccio.
CONSIDERATO INOLTRE che da diversi anni nel bilancio della C.A. sono previste apposite voci di spesa per la realizzazione della suddetta opera viaria (come da p.t.i.).
CONSIDERATO ALTRESÌ la valenza strategica e non solo locale per la città di Genova della suddetta area, sulla quale non è pensabile che, tramite operazioni di cosiddetta cartolarizzazione operate dallo Stato, si dia l’avvio a speculazioni immobiliari che danneggerebbero la vivibilità del quartiere e l’immagine dell’intera città.

VALUTATO l’estremo bisogno di spazi aggregativi, destinati ad attività sociali (ricreative, sportive, di solidarietà per anziani, giovani e minori) cheha Genova, in particolare nelle periferie sociali quali quella del quartiere Lagaccio
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
1. a farsi promotori presso tutti i Parlamentari liguri affinché inseriscano un emendamento nella prossima Legge Finanziaria che miri a restituire all città di Genova, ad un prezzo non di mercato, la Caserma Gavoglio;
2. ad attivare in tempi brevissimi, e comunque entro la fine dell’anno corrente, ogni azione possibile per l’acquisizione dell’area stessa alla C.A
3. a relazionare entro i primi di dicembre, nei lavori congiunti delle Commissioni Bilancio-Urbanistica e Sevizi Sociali, sugli sviluppi relativi ai due punti precedenti della mozione.
Proponenti: Poselli, Delogu (Prc); Porcile (D.S.); Basso (Margherita); Cosma (Gruppo Misto – I.D.V.); Bianchi (Com. Italiani); Morelli (Verdi);
Sono presenti alla votazione i consiglieri: Adorno, Barbieri, Basso, Bernabò Brea, Bianchi, Biggi, Biggio, Burlando, Casagrande, Cosma, Dagnino, Delogu, Delpino, Farello, Fedrazzoni, Frega, Guastavino, Gustavino, Lavagetto, Lecce, Maggi, Molfino, Morelli, Morettini, Murolo, Nacini, Pasero, Pilu, Porcile, Poselli, Praticò, Costa, Garbarino, Rosso, Magnani in numero di 35.
Esito della votazione: approvato con 31 voti favorevoli; 4 astenuti (F.I.: Costa, Garbarino, Magnani, Rosso)
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- L'area della caserma Gavoglio in una veduta dall'alto -

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“Nulla di più dannoso c’è che un tiranno per la città, dove al primo posto non ci sono leggi comuni, ma domina uno solo che si è appropriato personalmente della legge. Lì non c’è più uguaglianza. Con le leggi scritte invece il debole e il ricco godono di uguale diritto. I più deboli possono rispondere a chi sta bene se li offende, e il piccolo la spunta sul grande se ha ragione. La libertà poi è questo: ‘Chi vuol fare una buona proposta per la città qui a tutti, se ne ha?’Così chi vuole si distingue, chi non vuole tace. Che cosa c’è di più uguale per la città?
(Euripide)

I cani sono animali sociali che hanno bisogno per il loro equilibrio di socializzare con l’uomo e con i loro simili: l’obbligo generalizzato della museruola e del guinzaglio renderebbe impossibile tale socializzazione, senza contare che gli stessi proprietari sarebbero meno incentivati a portarli a passeggio e ad educarli. Inoltre la richiesta di una specifica polizza di assicurazione (quella di “capofamiglia” usata fino ad oggi dalle persone responsabili non sarebbe più sufficiente, inoltre chi usa i cani per scopi criminali non si preoccuperebbe certo dell’assicurazione!) sarà un costo supplementare non sopportabile da tutti, soprattutto da molti pensionati.Una cosa è certa: alle assicurazioni il denaro che forse risparmieremo sulla RCI auto tornerà in forma diversa! E mentre si passa il tempo a discutere su “museruola si” e “museruola no” il Governo approva la nuova finanziaria!!!!

Claudia Romano Addestratrice Associazione “Obedience”
Per informazioni: Tel. 010 2758319/ 3403993503

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Iniziamo a illustrarVi il programma dell’ANTEA (il Centro Sociale per Anziani di Via del Lagaccio) con grande piacere...il 15 novembreinfatti si svolgerà come di consueto “La castagnata”, e la nostra Associazione Progetto Lagaccio quest’anno si affiancherà all’Antea nell’organizzazione. La novità di quest’anno è che ci sarà anche il pranzo, presso i locali del Centro e al quale siete invitati a partecipare, previa prenotazione e fino al raggiungimento dei posti disponibili. Il menù è ancora un mistero... ma di sicuro è assicurata la simpatia e la disponibilità di sempre degli instancabili volontari dell’Antea. Nel pomeriggio distribuzione di caldarroste per tutti!
Siamo certi che non mancherete di partecipare a questa lieta tradizione e maggiori informazioni saranno disponibili nelle locandine affisse per il quartiere nella settimana precedente l’iniziativa. In data 20 dicembre Pranzo di Natale tutti insieme...un modo per festeggiare il Natale con un po’ di anticipo e passare delle ore serene insieme.
Prenotate!

Programma Antea
(novembre/dicembre)

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Voglio analizzare e riflettere insieme a Voi sui valori e l’importanza della famiglia. Personalmente credo che la famiglia sia un dono consegnato all’umanità come capolavoro dell’amore, e possa ispirare delle linee guida per contribuire a cambiare in meglio il mondo di domani. La famiglia è fondata sull’amore, un legame che ha tutti
i sapori della vita, amore tra gli sposi, tra genitori e figli, tra fratelli e via di seguito. Autorità e ruoli, purchè espressione d’amore, sono riconosciuti naturalmente.
Nella famiglia è naturale mettere tutto in comune, condividere ogni bene, avere un’unica cassa. Il risparmio non è accumulo, ma previdenza. E’ normale sovvenire alle necessità di chi ancora non è produttivo, e di chi non lo è più. Spontanea diventa la solidarietà, la fedeltà alla nostra famiglia. La vita dei nostri cari è preziosa quanto la propria, talvolta anche di più e nel ciclo di vite che nascono o si spengono trovano accoglienza, affetti e cura i nostri piccoli, i nostri anziani, le persone che soffrono a causa di malattia. Nel percorso di vita che facciamo insieme ai nostri cari, si impara, si insegna; tutto contribuisce alla maturazione dell’individuo. Si possono avere valori culturali diversi, ma ogni diversità diventa ricchezza per tutti. Proviamo a pensare se il mondo funzionasse davvero come una grande famiglia…è naturale condividere tutto? Ecco il seme che può far crescere nella società un’economia per l’uomo, omogenea e senza ingiustizie, sviluppando il senso di comunione. Nella famiglia è spontaneo vivere l’uno per l’altro? Ecco il seme dell’accoglienza tra gruppi, popoli, tradizioni che aprono alla reciproca cultura. Nella famigliala trasmissione di valori è
spontanea, di generazione in generazione? Può essere allora d’incentivo ad una nuova valorizzazione dell’educazione della società e la sensibilità nel correggere e perdonare della famiglia può essere la luce per condurre la giustizia. Nella famiglia la vita dell’altro è preziosa quanto la propria? Ecco il seme di quella cultura della vita, che deve rinnovare le leggi e le strutture sociali.La famiglia cura la propria casa e vi riflette la sua armonia? Ecco la rinnovata attenzione per l’ambiente e l’ecologia.Nella famiglia la comunicazione è disinteressata e costruttiva? Ecco il seme per un sistema di comunicazione sociale al servizio dell’uomo, che esalti e diffonda il positivo e sia uno strumento di pace e unità planetaria. Nella famiglia l’amore è il legame naturale tra i suoi membri? Ecco l’ispirazione per strutture e istituzioni che cooperino al bene della comunità e dei singoli, fino alla fratellanza universale, valorizzando ogni singolo
popolo. Siamo nel terzo millennio, nel mondo sono presenti strutture e istituzioni a livello locale, nazionale ed internazionali, Ministeri, ospedali, scuole, tribunali, banche, associazioni… ma occorre umanizzare tali strutture, dar loro un’anima in modo che lo spirito di servizio raggiunga quell’intensità, quella spontaneità e quella spinta d’amore per la persona, la stessa che si respira in famiglia. E’ questo il compito delle famiglie di questo millennio: tenere sempre acceso nelle case l’amore, ravvivando così quei valori che cono stati donati dal Dio di ognuno di noi, per portarli ovunque nella società, generosamente e senza sosta, perché davvero si possa diventareun’unica grande famiglia.

Un caro saluto, Giovanni

RIFLESSIONI SULLA FAMIGLIA Di Giovanni Scrivani
Responsabile del Centro Sociale “Non solo terza età” A.N.T.E.A

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Tra qualche giorno sarà la notte di Hallowen, esattamente tra il 31 ottobre e il 1 novembre. Halloween è una festa antichissima, non fa parte della nostra tradizione, ma si sta diffondendo rapidamente in Italia. E’ diventata infatti una consuetudine vedere proprio nelle settimane precedenti le vetrine dei negozi allestite con questo tema, con le ormai famose zucche che sogghignano ovunque… In questo articolo abbiamo raccolto alcune informazioni su questa festa, sulle origini e i simboli, che traggono origine dall'incontro tra l'antichissima cultura celtica e gli albori del Cristianesimo. Le origini di Halloween sono antichissime: risalgono all'epoca in cui Francia, Irlanda, Scozia e Inghilterra erano dominate dalla cultura celtica, prima che l'Europa cadesse sotto il dominio di Roma. Per i Celti l'anno nuovo non cominciava il 1° gennaio, come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo. Alla fine di ottobre il lavoro nei campi era concluso, il raccolto era al sicuro ed i contadini potevano finalmente rilassarsi, preparandosi a vivere chiusi in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende. Ovviamente questo era il pretesto per organizzare la vigilia del 1° novembre, la festa più importante dell'anno, una sorta di Capodanno dedic a t o a " S a m h a i n " . "Samhain" era una divinità, era considerato il Signore della Morte e il
Principe delle Tenebre . I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 Ottobre, Samhain chiamasse a sè tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge. La notte del 31 ottobre i Celti si riunivano nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell'accensione del Fuoco Sacro e facevano sacrifici animali. Vestiti con maschere grottesche ritornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Attraverso le conquiste
romane Cristiani e Celti vennero in contatto. Durante il periodo della cristianizzazione dell'Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell' 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1 Novembre. Tuttavia l'influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò.
In inglese Ognissanti si chiama All Hallows' Day; la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow' Eve. Queste parole si sono trasformate prima in Hallows' Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve. Nonostante i tentativi della Chiesa cristiana di eliminare i riti pagani di Samhain, Halloween è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti. Tra il 1845 e il 1850, a causa di una malattia che devastò le coltivazioni di patate, circa 700.000 Irlandesi emigrarono in America, portando con sè le loro usanze, tra
cui anche quella di festeggiare Halloween. Quando gli Irlandesi arrivarono in America, scoprirono che le zucche erano molto più adatte di cipolle e rape per la costruzione delle tradizionali lanterne di Halloween. Quindi la tradizionale Jack o'lantern, simbolo incontrastato di questa festa, è ricavata da una zucca solo da circa 100 anni. E proprio a proposito della zucca, pubblichiamo qualche consiglio per chi volesse fare da se’...e qualche ricetta per chi organizza un party per l’occasione!

“COME INTAGLIARE LA ZUCCA DI HALLOWEEN”

Occorrente: una zucca, possibilmente liscia e senza imperfezioni, uno scalpello a V, per tracciare le linee sul volto della zucca, un coltello da cucina ben affilato. Per le prime volte, è meglio disegnare il volto che si vuol creare su un foglio di carta prima di cominciare. Se invece non siete fiduciosi sulle vostre abilità artistiche, è meglio utilizzare i kit da intaglio che si trovano in molti negozi, che guidano all''impresa' attraverso modelli e stampini. A lavoro ultimato, fare un buco sul fondo della zucca per metterci la candela o un'altra fonte di luce.

Ricette
Drink di Halloween

INGREDIENTI:
1 litro di Succo d’arancia rosso - 6 banane mature - Alcuni limoni - 2 pompelmi - 1 boccetta di colorante per dolci, (1 rosso e 1 verde) - zucchero a velo - 2 zucche da incidere e vuotare - 1 bicchiere di marsala all’uovo in alternativa: 1 bicchiere di amaretto in alternativa: 2 bicchieri di orzata o amarena - 1/2 litro di latte - 150 gr di zucchero di canna.
PREPARAZIONE:
Incidere le zucche estraendone la polpa, creando dei contenitori per liquidi. In un frullatore, versare la marsala od uno delle sopra elencate bevande, tre banane, le altre vanno affettate non tropo fini e conservate a parte; Affettare i limoni a "dischetti", non tropo sottili, sbucciare e frullare i pompelmi, uniamo il latte e lo zucchero, dividiamo il frullato in due parti, in una metteremo il colorante rosso e nell’altra il colorante verde. Versare il tutto nelle zucche. Prepariamo i bicchieri, bagniamo i bordi del bicchiere con latte, senza girarli immergiamo i bordi nello zucchero a velo lasciandoli in quella posizione sino al momento dell’utilizzo, in questo modo i bicchieri non perdono la patina dello zucchero, incidiamo per metà le fette dei limoni e i cerchietti delle banane, giriamo il bicchiere riempiamolo per 1/4 quarto con uno dei frullati, aggiungere piano, senza creare un miscuglio, il succo d’arancia, in questo modo si formano due distinti colori e due differenti livelli, rifinire con limone e banana, una cannuccia e un ombrellino con la scritta: Happy Halloween.

Dolce di mais e zucca
Ingredienti
400 gr. di zucca gialla dolce lessata, 100 gr. farina gialla e 150 farina bianca di mais, 4 uova, 100 gr. di zucchero, 80 gr burro, 1 dl. di liquore all'arancia, 1 fialetta di vaniglia, 1 cucchiaio di lievito in polvere, dello zucchero a velo, sale
Preparazione
Tagliate la zucca dopo averla lessata a dadi e frullatela. Fondete il burro e lasciatelo intiepidire. Incorporatelo alla zucca insieme allo zucchero alle uova e aggiungete un pizzico di sale, la vaniglia e la farina gialla, la farina bianca, il lievito e il liquore.
Mescolate bene tutto. Imburrate una grande teglia da forno con i bordi alti e spolverizzate il fondo con la farina gialla Versate il composto e cuocete a 170° per circa 4 0 minuti. Sfornate il dolce, lasciate raffreddare e spolverizzatelo di zucchero a velo.

HAPPY HALLOWEEN !


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